Cloud Computing ed On Premise (On-Prem): Un confronto basato sulle diverse esigenze aziendali

Dec 06

Le aziende hanno diverse necessità infrastrutturali e diversi modi possibili per risolverle. La scelta dell’infrastruttura dipende da vari fattori ed in particolare dalla sicurezza ed i costi che il modello scelto produce. I due modelli più utilizzati dalle aziende sono il Cloud Computing ed il Computing On-Premise.

Quando un gruppo di server è detenuto e controllato privatamente si tratta del modello on-premise, mentre se il modello prevede un noleggio di risorse dei data center da un provider di servizi ci si riferisce al cloud-computing.

Il computing on premise (spesso chiamato anche on-prem) prevede che l’azienda ospiti presso la propria sede dei data center privati da gestire personalmente dove le risorse vengono gestite in maniera simile ai cloud. Il cloud computing invece è offerto da provider di servizi esterni che rendono disponibili le risorse in base alle esigenze dei singoli clienti, condividendo le varie risorse di elaborazione tra più individui o aziende ed offrendo una sicurezza ed un down-time migliori rispetto alle alternative private on-premise.

È evidente che le soluzioni on-prem offrano all’azienda la possibilità di avere il controllo totale della propria infrastruttura a differenza dell’infrastruttura cloud che non permette un controllo totale ma risulta molto vantaggiosa in termini di costi e scalabilità.

Allo stesso tempo le peculiarità delle due diverse infrastrutture sono molto diverse. Un cloud pubblico permette una scalabilità verso il basso e verso l’alto, un modello di tariffe basato sull'uso effettivo delle risorse, un bassissimo rischio di down time e la possibilità di avere dei backup di dati integrati ed automatici, ma necessita che l’utilizzatore abbia una connessione ad internet stabile ed efficace perché se debole o assente diventa impossibile raggiungere il data center. Un sistema on premise invece è single-tenancy, permette di avere un hardware particolarmente personalizzato (ad-hoc) ed offre la possibilità di avere un controllo completo sulle risorse e sui dati che rimangono in possesso dell’utente, ma necessità di investimenti notevoli e periodici e di più impegno perché la manutenzione dell’eventuale software prevede dei costi maggiori. Entrambe le soluzioni assicurano però una sicurezza dei dati tramite sistemi crittografici sicuri.

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